Alla scoperta dei migliori chitarristi di sempre: dagli innovatori del rock ai maestri del jazz, passando per il blues e per i più talentuosi guitar hero italiani.
Chi sono i migliori chitarristi del mondo? Una domanda che in molti si sono chiesti e continuano a chiedersi, ma è davvero impossibile dare una risposta univoca, per i più svariati motivi: differenze di genere, di stile, di tecnologia utilizzata e, soprattutto, per quella soggettività che da sempre è la chiave per fornire un giudizio nel campo dell’arte.
Ci sono però senza dubbio dei guitar hero che hanno segnato maggiormente lo sviluppo dello strumento, o comunque che sono rimasti più impressi nei cuori degli appassionati. Riscopriamone insieme alcuni tra i più famosi: ecco i migliori chitarristi del mondo.
I migliori chitarristi di sempre
Il genere cui maggiormente è legata la chitarra è senza ombra di dubbio il rock. E qui di guitar hero, figure di culto, spesso autentiche divinità, ce ne sono a decine, se non anche a centinaia: da Chuck Berry a Pete Townshend, da Keith Richards a George Harrison, da David Gilmour a Brian May.
Dire chi di questi eroi sia stato il più importante è praticamente impossibile. Ma se c’è un nome che si è elevato su tutti, di fatto divenendo un sinonimo di chitarrista, è quello di Jimi Hendrix. Il mitico artista di Seattle ha saputo essere un innovatore come nessun altro, ponendo le basi per ogni sviluppo della musica rock negli anni successivi. Riascoltiamo uno dei suoi capolavori, Foxey Lady:
Se Jimi ha creato nuovi modi di suonare la chitarra, Jimmy Page è forse il chitarrista che più di tutti si è distinto per l’abilità compositiva. Perché saper suonare bene non basta per fare successo. Servono anche la fantasia e la creatività adatti per scrivere musica che sappia davvero emozionare. Ascoltiamoci insieme la splendida Immigrant Song dei Led Zeppelin:
Il più influente chitarrista dopo Jimi Hendrix è però un altro: Eddie van Halen. Lo storico chitarrista di origini olandesi ha totalmente stravolto il modo di suonare la sei corde, facendo diventare popolare ad esempio la tecnica del tapping, che sarà fondamentale per migliaia di altri chitarristi, specialmente durante gli anni Ottanta. Ascoltiamo insieme Eruption, un saggio del suo talento:
I migliori chitarristi blues
Il rock è stato il genere che ha reso popolare la chitarra, importandolo però come strumento principe da un altro genere musicale: il blues. Quasi tutti i guitar hero della storia hanno in effetti provenienza di stampo blues. Lo stesso Hendrix partì da lì per arrivare al cielo.
Tra i tanti nomi che anche in questo caso potremmo fare, non si può che citare il leggendario Robert Johnson, l’artista che secondo il mito vendette l’anima al diavolo per acquistare un talento senza precedenti. Con una manciata di registrazioni ha di fatto creato gli standard di quella incredibile scuola che è stato il delta blues. Ecco la sua Sweet Home Chicago:
Se con Johnson siamo ancora agli albori del blues moderno, con B.B. King arriviamo probabilmente all’apice di questo straordinario genere musicale. La grandezza del Re è incommensurabile e senza confini. Con la sua Lucille ha saputo esprimere tutte le proprie emozioni, facendo raggiungere alla chitarra livelli di espressività raramente eguagliati. Ecco la sua The Thrill is Gone:
Contemporaneo di Hendrix, e secondo alcuni suo autentico rivale, Eric Clapton è nato nel blues e al blues è tornato, dopo aver impresso il proprio marchio indelebile anche nel rock con i Cream (e non solo). Ma le sue radici stanno lì, tra B.B. King, Muddy Waters, il suo maestro John Mayall e tutti gli altri nomi che hanno fatto le fortune del blues. Ascoltiamo ancora una volta Slowhand in Crossroads:
I migliori chitarristi jazz
Quando si pensa al jazz la chitarra non è il primo strumento che viene in mente, sopravanzato da fiati quali il sax o la tromba, grazie anche alla fama straordinaria di artisti come John Coltrane e Miles Davis. Eppure, di chitarristi jazz di puro talento ne è piena la storia.
Tra i più grandi di tutti, impossibile non ci tare Django Reinhardt, fondamentale artista francese che innovò la chitarra jazz utilizzando elementi presi dalla tradizione gitana, da cui proveniva, e ovviamente dalla musica classica. Ecco un esempio del suo immenso talento:
E che dire di Wes Montgomery, una sorta di maestro per artisti del calibro di George Benson. Il suo stile chitarristico, caldo e ovattato, è stato fondamentale per qualunque chitarrista abbia provato a fare jazz dagli anni Sessanta in poi. Riascoltiamo insieme la sua Windy:
Ma la chitarra jazz è divenuta moderna ed è arrivata fino ai giorni nostri anche grazie ad artisti che hanno saputo renderla fruibile a un pubblico meno colto o appassionato, più generalista. Tra questi non possiamo non nominare Pat Metheny, una vera rockstar. Ecco la sua Last Train Home:
I migliori chitarristi metal
Torniamo però al rock, nella sua versione però più hard, più dura e pesante: il metal. Perché di guitar hero anche in questo ambito ce ne sono stati a bizzeffe, tutti in qualche modo influenzati dai vari Jimi, Jimmy e soprattutto da Eddie.
Ma il capostipite della chitarra metal, arrivato qualche anno prima rispetto a Van Halen, è stato un artista che si pone a metà tra l’hard rock e l’heavy metal: Tony Iommi. I suoi riff, il suo sound cupo, ma anche la rapidità dei suoi assolo sono divenuti un fondamentale punto di partenza per tutta la scena che si svilupperà soprattutto dagli anni Ottanta in poi. Riascoltiamo insieme Paranoid:
Nei Sabbath Tony affiancava Ozzy Osbourne. E proprio lo zio Ozzy ha sempre avuto la fortuna di lavorare nella sua carriera solista con chitarristi dal talento illimitato. Tra questi, il più iconico è senza ombra di dubbio Randy Rhoads.
Cresciuto nei Quiet Riot, Randy ha insieme a Eddie van Halen posto le basi per quello che sarà il modo di suonare la chitarra negli anni Ottanta, importando nel mondo del rock più duro elementi di musica classica e jazz, con risultati straordinari. Basti pensare a canzoni come Mr. Crowley:
Ma in ambito metal c’è un altro artista che ha portato la chitarra su un altro livello, con uno stile personale e unico che ha fatto proseliti per tutti gli anni Novanta. Stiamo parlando di Dimebag Darrell.
Accomunato a Randy dalla tragica e prematura scomparsa, il chitarrista dei Pantera univa una tecnica rozza ma sincera a una capacità incredibile di trovare melodie che arrivassero al cuore dell’ascoltatore. Lo riascoltiamo in Cemetery Gates:
I migliori chitarristi italiani
E veniamo al Bel Paese. Anche l’Italia ha infatti i suoi guitar hero, artisti unici e molto particolari per la cultura mediterranea che, volenti o nolenti, fa parte del nostro dna. Basti pensare allo stile particolare di Ghigo Renzulli dei Litfiba, o di Alberto Radius, senza dimenticare Massimo Varini, Ivan Graziani, o anche il mitico Cesareo di Elio e le Storie Tese.
Tra i grandi nomi della nostra chitarra non possiamo però non citare Dodi Battaglia dei Pooh. Se per ben due volte è stato nominato il più grande chitarrista europeo, un motivo ci sarà. Dodi ha dimostrato all’interno di una band sostanzialmente pop di essere in grado di dare a ogni brano, anche il più semplice, un tocco di raffinata complessità che ha poi contribuito alle fortune della band. Riascoltiamo insieme Parsifal:
In ambito rock un elemento di spicco è poi senza ombra di dubbio Franco Mussida, un autentico virtuoso della chitarra. Le sue composizioni, specialmente all’interno della Premiata Forneria Marconi, rimangono tra i momenti più alti della storia del nostro rock e probabilmente anche del rock a livello mondiale. Ecco la splendida Impressioni di settembre:
E chiudiamo con un uomo che ha saputo portare la chitarra oltre ogni confine, dalla musica napoletana al jazz, dal blues al rock, dal pop al rap. Se diciamo world music, in Italia, diciamo Pino Daniele.
Tecnicamente abbiamo avuto probabilmente guitar hero più validi, ma l’importanza delle sue ricerche sonore e la raffinatezza delle sue linee rimangono ancora oggi esempi ineguagliabili di musica senza età. Non è un caso se artisti del calibro di Pat Metheny ed Eric Clapton hanno accettato nel corso della sua carriera di suonarci insieme. Emozioniamoci con Quanno chiove: